25 maggio 2017
Un tempo quando i bambini morivano dopo poco tempo dalla nascita la popolazione viveva in case catapecchie, le famiglie povere procreavano figli a decine dove il cibo era polenta al mattino, polenta a pranzo e polenta alla sera. Quando i bambini si ammalavano non venivano curati perché i genitori non avevano soldi per farlo. Si viveva una sorta di vita votata allo sfruttamento più vergognoso. I bambini iniziavano a lavorare ad un'età impensabile per una società civile svolgendo lavori al limite della tortura fisica e spirituale. Credo bene che si moriva presto! Questo tipo di vita si vive ancora oggi nei tre quarti della popolazione mondiale, i bambini muoiono perché non vengono vaccinati secondo voi?
La fame di denaro che ai tempi nostri è una prerogativa dei popoli così detti evoluti è il danno planetario e il motivo per il quale muoiono un numero non ben precisato di bambini tutti i giorni.
Ai tempi nostri regna sovrano un altro tipo di sfruttamento, più sottile, più invasivo perché meno visibile a occhio nudo ma molto più pericoloso, infatti quotidianamente siamo costretti a fare i conti con fatti comportamentali delinquenziali che io mi permetto di tradurre come malattie dello spirito e dell'incapacità di adattamento noi limiti di una vita coerente, perché siamo subissati da un sistema educativo che ci distoglie dalla logica di una vita ragionata per proiettarci all'interno di un marasma dove lo sfruttamento è sovrano; il potere mangia a sbaffo sulla nostra bramosia di avere sempre di più.
Le malattie di oggi non sono più fisiche come un tempo ma, molto più pericolose perché invadono la sfera interiore dell'essere umano colpendolo direttamente al cuore, infatti si muore prevalentemente di malattie degenerative che vuol dire incapacità di controllo della propria esistenza.
E lor signori vogliono risolvere i problemi di salute imponendo le vaccinazioni di massa?
Pace e bene a tutti noi e alla prossima.
Articolo ripreso dalla rubrica "L'angolo di Vigo" dell' Associazione Insieme
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