25 maggio 2017
In Italia operano tantissimi bravi medici in condizioni molto difficili sia per quanto riguarda l'organizzazione delle strutture sanitarie ma soprattutto per la scarsa considerazione a loro riservata dai poteri forti.
I bravi medici sono imbavagliati, costretti a praticare la loro professione seguendo schemi che non condividono perché non soddisfano le esigenze reali di protezione della salute del cittadino.
Sono costretti a ingoiare molti bocconi amari perché altrimenti vengono perseguitati con intimidazioni molto pesanti, talvolta mettendo a rischio la continuità della loro professione. Dopo tanti anni di studio ed enormi sacrifici anche economici delle loro famiglie per farli studiare sarebbe veramente grave se non potessero praticare la professione, anche perché se eliminassero con la radiazione questi medici resterebbe ben poco di buono nell'ambito della sanità pubblica. Ai vertici della sanità, per capirci quelli che fanno il bello e il cattivo tempo, ci sono gli inesperti, quelli che hanno scalato le vette del successo, la maggior parte delle volte, per grazia ricevuta. Il cittadino si deve mobilitare affinché questa invadente organizzazione di potere termini a beneficio del bene comune.
Un invito alla magistratura, indagate, indagate perché con il vostro importante lavoro si può e si deve mettere ordine in una società dove il più debole è costretto a subire la supremazia di chi egoisticamente pensa solo a se stesso.
Gli impositori del trattamento di gregge, si auto proclamano benefattori dell'umanità, padri francescani votati al sacrificio per il bene comune; dove al posto del saio indossano camicia bianca e cravatta, al posto del breviario il portafogli pieno di soldi. L'essere umano intelligente innamorato della propria vita non deve avere paura della malattia e della morte, ma soprattutto di tutto ciò che ci può portare alla malattia e alla morte in modo innaturale. Ogni tipo di violenza fatta subire all'organismo in modo innaturale, e la medicina in alcuni casi è stata causa palese, è un passo contro al processo di evoluzione dell'umanità.
Articolo ripreso dalla rubrica "L'angolo di Vigo" dell' Associazione Insieme
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