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mercoledì 28 febbraio 2018

La coscienza del buon medico

Quando penso ai miracoli che vengono compiuti in terapia intensiva per salvare vite in extremis, sono colto da angoscia nel vedere che poi queste vite vengono rovinate da interventi medici fuori da ogni logica. La medicina e di conseguenza i medici hanno due volti, uno bello, pieno di umanità votato al sacrificio pur di essere utili ai sofferenti; l'altro speculativo, mirato a degli interessi personali e di casta che nulla hanno a che vedere con la nobiltà della professione medica.
Durante la mia lunga esperienza professionale ho visto fare dei sacrifici da parte di medici devoti alla professione al limite del tollerabile, medici semplici nella loro personalità ma determinati nella professione; innamorati della vita umana convinti di doverla difendere ad ogni costo. Altri che faccio molta fatica a considerarli medici, sfrontati, pieni di sé, incapaci persino nella conoscenza della professione, che occupavano e che occupano posizioni ad alto livello nell'ambito della medicina. Personaggi senza valore morale e purtroppo anche senza arte, a dettare legge sottomettendo superbamente chi invece era ed è degno di grande rispetto.
No la politica nella professione medica perché il medico politicizzato è peggio di un bisturi che taglia a caso un corpo bisognoso di una mano precisa per rendere salute dov'è questa è venuta meno. La medicina è un'arte e l'artista non può essere un imbroglione, l'artista ama la vita nella sua grandezza e bellezza, gli imbroglioni devono essere cacciati unitamente alle loro terapie assurde dalla professione medica, loro sono dei pericoli per la vita.

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