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mercoledì 25 ottobre 2017

L'Omeopatia e il suo medico

L'Omeopatia è sempre stata una disciplina molto difficile che richiede al medico di dedicare la maggior parte del suo tempo alla ricerca di interpretare la natura dell'ammalato per poi scegliere il giusto rimedio. 
L'Omeopatia non può essere praticata "in serie".
Tuttavia tutti quelli che hanno avuto a che fare in modo serio con questa disciplina la ritengono molto più efficace terapeuticamente della medicina ortodossa.
Le tecniche che fanno risparmiare tempo accrescendo i guadagni del medico, hanno troppo spesso effetti deleteri sulla salute degli ammalati.
L'omeopata si trova oggi al centro di un dilemma: egli sa che il suo metodo è valido e allo stesso tempo sa che dovrà probabilmente accontentarsi di un guadagno limitato, se desidera realmente essere un efficace medico.
Ecco perché l'Omeopatia non piace a tutti. 
Semplicemente perché è troppo difficile ed impegnativa per quei medici che non sono disposti a notevoli sacrifici personali e materiali, pur di esercitare una vera medicina.
L'Omeopatia è gelosa dei suoi segreti, per questo si rifiuta di svelarli a un medico occasionale.
Lo studio di questa disciplina è destinato ad una mente idealista che aspira alle soddisfazioni tipiche di un lavoro ben fatto e che al guadagno riservi scarsa importanza. 
Sarà dunque adatto per un medico coscienzioso e molto laborioso la cui mentalità sia incline per le scienze dell'animo e che sia appassioni allo studio degli aspetti emotivi e spirituali dell'uomo. 
Sarà adatto ad un medico così fortemente convinto da sopportare l'isolamento e che sappia nuotare contro corrente. 
Se si vuole ottenere risultati.. validi, si deve aderire rigorosamente ai principi che l'Omeopatia impone, non ci si devono concedere arbitrii e si deve assolutamente esigere collaborazione dal proprio ammalato.
L'Omeopatia attirerà dunque l'idealista la cui principale motivazione, nella scelta della professione, non è stata quella di guadagnare molto danaro, ma quella di rendersi utile ai suoi simili.
Vi sono però molti aspetti positivi nella pratica omeopatica, uno fra i più significativi è l'emozione intellettuale che nasce dalla consapevolezza di poter offrire all'ammalato una disciplina terapeutica e di vita estremamente precisa che, al di là dei risultati terapeutici ottenibili, offre ampia possibilità all'ammalato di partecipare coscienziosamente al recupero della sua salute, in piena libertà e con grande considerazione da parte del medico, situazione oggi molto rara.
All'inizio della professione omeopatica il medico non è privo di delusioni, data la difficoltà che incontra nell'applicare la metodologia: si hanno scoraggiamenti e si vivono momenti di angoscia perché non sempre si riescono ad ottenere i risultati desiderati. 
Tuttavia, coloro che nonostante le delusioni e le fatiche, hanno la capacità di perseverare non possono che essere persone umanamente e intellettualmente superiori alla media e pertanto troveranno ben presto la giusta ricompensa alle loro fatiche.

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