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martedì 10 luglio 2018

Mettersi in testa qualcosa quando non è


Quando qualcuno si mette in testa di diventare il più bravo del mondo, le strade da seguire sono due: avere le qualità per dono di natura, in questo caso nessuna difficoltà ad emergere; l'altra via è quella di convincere più persone possibili che lui è il più bravo del mondo.
Per raggiungere l'obbiettivo con la seconda via bisogna trovare un argomento che sia di interesse collettivo, possibilmente un argomento che crei paura per la vita, come per esempio problemi legati alla salute.
Trovato l'argomento il problema è quasi risolto. A questo punto bisogna iniziare a predicare, non serve essere esperti in materia bisogna avere solo una buona dialettica, trovare delle frasi convincenti capaci di incutere paura.

Per esempio: quando devi cambiare le gomme dell'auto non le cambi una per volta, ma tutte in una volta; asini raglianti con un italiano claudicante; io ho studiato per trent'anni e quindi sono l'unico ad avere diritto di parola; voi siete dei cretini che pensate di essere qualcuno e invece non contate nulla; l'ultima: devo chiedere scusa agli asini animali perché gli umani valgono meno. Questo tipo che difende in tutti i mondo illeciti se stesso, una sola volta, parlare tecnicamente dei vaccini? No, mai, lui parla solo di cose che con i vaccini non c'entrano nulla, sarà perché non ha nulla da dire o perché parlare dei vaccini come si dovrebbe non rende abbastanza? È facile far credere ad una cosa di vitale importanza come la salute, terrorizzando con lo spauracchio preventivo della morte se non si fa quello che lui dice. Bisogna solo insistere per qualche volta magari in televisione, dove si prendono tanti piccioni in una sola volta,possibilmente togliendo la possibilità di fare altrettanto a chi invece potrebbe raccontarla giusta; rifiutando ogni sorta di confronto. In questo modo si diventa molto famosi, si crea dipendenza ma il risultato per lui è molto interessante, per gli altri che sono tanti il danno è garantito. In breve è questa la storiella sui vaccini, nata per caso è fatta diventare un caso di stato. Ora la nostra società ha la sfortuna di avere un genio nazionale al quale non verrà mai assegnato il premio Nobel perché, per fortuna, qualche persona ragionevole nel mondo esiste ancora, ma per contro si è venuta a formare nella società una grande confusione che ha portato ad un pericolo che per sistemarlo serviranno anni di pazienza e di buona volontà da parte di persone di buon senso.

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