Con l’incredibile cultura scientifica che aveva maturato e l’esperienza
rivoluzionaria acquisita in campo medico, per Samuel Hahnemann era maturato il
tempo di un confronto più aperto con la medicina ufficiale. Attuò il suo
desiderio di diffondere quanto aveva scoperto con quell'impeto che lo
contraddistinse sempre: tornando nella città universitaria di Lipsia con l’intento
di tenere delle conferenze presso la Facoltà di Medicina. A tale fine, secondo
le regole dell’Università di allora, presentò una tesi in latino dal titolo “Una
dissertazione medico-storica sull’Elleborismo degli antichi” (di cui fu controrelatore
il figlio Frederick) vero e proprio sfoggio di erudizione letteraria,
linguistica e soprattutto scientifica. Con questa presentazione, oltre a
stupire i presenti, ricevette le congratulazioni pubbliche del preside ed il
permesso di tenere le lezioni presso l’Università.
Nell’aprile del 1812 iniziano i corsi, che proseguono fino al 1821.
Hahnemann introdusse..
come segue il primo ciclo di corsi: “in questo Istituto spiegherò ogni particolare del metodo di guarigione omeopatico secondo la dottrina dell’Organon e lo applicherò praticamente su pazienti curati in loro presenza, mettendo così i miei allievi in condizione di poter praticare essi stessi questo metodo in tutti i casi da loro stessi scelti. Un corso di sei mesi sarà sufficiente a una intelligenza media per capire i principi della legge di cura dell’Omeopatia”.
come segue il primo ciclo di corsi: “in questo Istituto spiegherò ogni particolare del metodo di guarigione omeopatico secondo la dottrina dell’Organon e lo applicherò praticamente su pazienti curati in loro presenza, mettendo così i miei allievi in condizione di poter praticare essi stessi questo metodo in tutti i casi da loro stessi scelti. Un corso di sei mesi sarà sufficiente a una intelligenza media per capire i principi della legge di cura dell’Omeopatia”.
Pur cercando di non affermarlo esplicitamente per il pericolo che ciò
poteva comportare, era palese la sua convinzione che per una corretta pratica
dell’Omeopatia non fosse necessaria una preparazione scolastica in medicina
tradizionale. L’assoluta certezza di aver trovato l’unica scienza medica
finalmente capace di guarire lo rese sempre inviso ai colleghi allopatici e
agli studenti di medicina ancorati alla vecchia scuola. Cosicché, se da un lato
per i risultati incredibili che riusciva ad ottenere era molto famoso, dall’altro
la scomodità delle sue idee e la sua intransigenza fece allontanare molti
studenti. In questo periodo lavorò alla “Materia Medica Pura”, di cui Arnold
pubblicò il primo volume nel 1811, il secondo e il terzo nel 1816, 1817, il
quarto nel1818, il quinto nel 1819 ed il sesto nel 1821, (tra il 1822 ed il
1827 fu pubblicata la seconda edizione sempre ad opera di Arnold).
La “Materia Medica Pura” è l’accuratissima registrazione dei sintomi
ottenuti da diversi rimedi sperimentati su individui sani (in fondo alla
trattazione di ciascun rimedio è riportato il nome di tutti gli
sperimentatori). Nella prefazione afferma tra l’altro …l’alba della reale
conoscenza dei rimedi e della vera Arte del Guarire sorgerà quando i medici
abbandoneranno questo radicale metodo di mescolare grosse quantità di sostanze
medicinali le cui virtù curative sono conosciute solo in teoria o per vaghi
elogi, il che di fatto corrisponde a non conoscerle affatto. Il periodo di
Lipsia è quello di un maestro attorniato da allievi e discepoli innamorati
della sua personalità e della sua dirittura morale, ma impegnato in una strenua
lotta da una parte contro la diffidenza ed i pregiudizi del mondo e dall’altro
canto la malafede di quanti divennero suoi detrattori per difendere o propri
interessi e poteri.
Nel 1813 l’efficacia trionfale dell’Omeopatia contro una epidemia di tifo
( a seguito della battaglia di Lipsia) accrebbe la fama delle capacità di
Hahnemann ed acquietò temporaneamente i suoi nemici. Nel 1814 pubblicò su un
mensile l’articolo “Trattamento del tifo o febbre nosocomiale attualmente
diffusa, per diffondere la conoscenza riguardo ai risultati coi suoi rimedi. L’anno
di massima persecuzione fu il 1819, quando i farmacisti di Lipsia presentarono
al Consiglio Comunale una petizione contro Hahnemann e i suoi discepoli per la
distribuzione di farmaci propri.
Nel febbraio 1820 Hahnemann si difese in modo prudente e moderato con la “dichiarazione
ad un’alta autorità” che tuttavia si rivelò inutile. Avrebbe lasciato subito
Lipsia se nello stesso anno non fosse arrivato il Federmaresciallo Von
Schwartzenberg per farsi curare con l’Omeopatia sotto il controllo di Hahnemann
stesso. A 66 anni, nel 1821, Hahnemann decise di lasciare Lipsia
definitivamente.
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