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lunedì 27 novembre 2017

Lipsia, i tempi della lotta.


Con l’incredibile cultura scientifica che aveva maturato e l’esperienza rivoluzionaria acquisita in campo medico, per Samuel Hahnemann era maturato il tempo di un confronto più aperto con la medicina ufficiale. Attuò il suo desiderio di diffondere quanto aveva scoperto con quell'impeto che lo contraddistinse sempre: tornando nella città universitaria di Lipsia con l’intento di tenere delle conferenze presso la Facoltà di Medicina. A tale fine, secondo le regole dell’Università di allora, presentò una tesi in latino dal titolo “Una dissertazione medico-storica sull’Elleborismo degli antichi” (di cui fu controrelatore il figlio Frederick) vero e proprio sfoggio di erudizione letteraria, linguistica e soprattutto scientifica. Con questa presentazione, oltre a stupire i presenti, ricevette le congratulazioni pubbliche del preside ed il permesso di tenere le lezioni presso l’Università.

Nell’aprile del 1812 iniziano i corsi, che proseguono fino al 1821. Hahnemann introdusse..
come segue il primo ciclo di corsi: “in questo Istituto spiegherò ogni particolare del metodo di guarigione omeopatico secondo la dottrina dell’Organon e lo applicherò praticamente su pazienti curati in loro presenza, mettendo così i miei allievi in condizione di poter praticare essi stessi questo metodo in tutti i casi da loro stessi scelti. Un corso di sei mesi sarà sufficiente a una intelligenza media per capire i principi della legge di cura dell’Omeopatia”.

Pur cercando di non affermarlo esplicitamente per il pericolo che ciò poteva comportare, era palese la sua convinzione che per una corretta pratica dell’Omeopatia non fosse necessaria una preparazione scolastica in medicina tradizionale. L’assoluta certezza di aver trovato l’unica scienza medica finalmente capace di guarire lo rese sempre inviso ai colleghi allopatici e agli studenti di medicina ancorati alla vecchia scuola. Cosicché, se da un lato per i risultati incredibili che riusciva ad ottenere era molto famoso, dall’altro la scomodità delle sue idee e la sua intransigenza fece allontanare molti studenti. In questo periodo lavorò alla “Materia Medica Pura”, di cui Arnold pubblicò il primo volume nel 1811, il secondo e il terzo nel 1816, 1817, il quarto nel1818, il quinto nel 1819 ed il sesto nel 1821, (tra il 1822 ed il 1827 fu pubblicata la seconda edizione sempre ad opera di Arnold).

La “Materia Medica Pura” è l’accuratissima registrazione dei sintomi ottenuti da diversi rimedi sperimentati su individui sani (in fondo alla trattazione di ciascun rimedio è riportato il nome di tutti gli sperimentatori). Nella prefazione afferma tra l’altro …l’alba della reale conoscenza dei rimedi e della vera Arte del Guarire sorgerà quando i medici abbandoneranno questo radicale metodo di mescolare grosse quantità di sostanze medicinali le cui virtù curative sono conosciute solo in teoria o per vaghi elogi, il che di fatto corrisponde a non conoscerle affatto. Il periodo di Lipsia è quello di un maestro attorniato da allievi e discepoli innamorati della sua personalità e della sua dirittura morale, ma impegnato in una strenua lotta da una parte contro la diffidenza ed i pregiudizi del mondo e dall’altro canto la malafede di quanti divennero suoi detrattori per difendere o propri interessi e poteri.

Nel 1813 l’efficacia trionfale dell’Omeopatia contro una epidemia di tifo ( a seguito della battaglia di Lipsia) accrebbe la fama delle capacità di Hahnemann ed acquietò temporaneamente i suoi nemici. Nel 1814 pubblicò su un mensile l’articolo “Trattamento del tifo o febbre nosocomiale attualmente diffusa, per diffondere la conoscenza riguardo ai risultati coi suoi rimedi. L’anno di massima persecuzione fu il 1819, quando i farmacisti di Lipsia presentarono al Consiglio Comunale una petizione contro Hahnemann e i suoi discepoli per la distribuzione di farmaci propri.

Nel febbraio 1820 Hahnemann si difese in modo prudente e moderato con la “dichiarazione ad un’alta autorità” che tuttavia si rivelò inutile. Avrebbe lasciato subito Lipsia se nello stesso anno non fosse arrivato il Federmaresciallo Von Schwartzenberg per farsi curare con l’Omeopatia sotto il controllo di Hahnemann stesso. A 66 anni, nel 1821, Hahnemann decise di lasciare Lipsia definitivamente.

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