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L'alba della nuova scienza

Non è molto lontano il giorno in cui si collocherà al posto giusto la vera scienza. Sarà una scienza della vita, posta a protezione del...

martedì 5 giugno 2018

L'onesta dell'uomo vero


In politica si possono fare tanti discorsi, all'apparenza tutti belli e pieni di idee favorevoli al benessere del popolo, però chi li pronuncia ha due possibilità in cuor suo: dire la verità credendoci realmente; oppure parlare sapendo di mentire. Chi dice credendo veramente a quello che dice ha già raggiunto un grande successo, è onesto con i limiti che ogni essere umano ha. Chi parla sapendo di mentire anche se in pratica riesce a realizzare qualcosa di utile, è un disonesto a priori perché ha preso in giro chi ha prestato la fiducia. La fatidica frase: non si vive di solo pane, è il fondamento di una vita vissuta nella gioia di esistere per qualcosa di veramente vero.
Ora, ascoltando con molta attenzione il discorso del Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, pronunciato al Senato della Repubblica, ho sentito in cuor mio che ciò che diceva non era il solito parlare, ma esprimeva una sorta di verità d'animo che scaturiva dal cuore. È vero, si nota una sana inesperienza politica, per contro ci si accorge di un sentimento sana verità.
Quando i discorsi venivano fatti da Renzi capivano anche i bambini che ogni parola pronunciata era una bugia.
Conte è sicuramente un uomo che può fare il presidente di un popolo, speriamo che la politica non sia così falsa da metterli i bastoni fra le ruote per impedirli di realizzare i suoi progetti volti al bene del popolo.



Gloria ai giusti.


Quando qualcuno sente slittare fuori dal deretano la seggiolina sulla quale è stato seduto molto comodamente per tanti anni, sente bruciare il fuoco della disperazione. A questi dico: la comodità di essere seduti in una sedia comoda, potrebbe essere bello, ma se questo comporta la perdita della dignità, dell'equilibrio della coscienza e il rispetto dei propri simili, allora penso proprio non valga la pena. La vita per quanto lunga possa essere è sempre breve, quando meno ce l'aspettiamo arriva inesorabile il giorno dell'abbandono della vita terrena. Con l'abbandono della vita arriva anche l'obbligo di abbandonare tutto ciò che abbiamo accatastato durante gli anni di vita vissuta. L'accatastamento dei bene sono motivo di sofferenza. La sofferenza è direttamente proporzionale alla quantità dei beni; più ne abbiamo più la sofferenza è consistente. I ricchi muoiono tormentati dal peccato, i poveri lasciano questo mondo con la gioia nel cuore perché sicuri di andare ad abitare nel regno della giustizia, dell'amore, della misericordia. Far soffrire gli altri per un proprio tornaconto personale deve essere uno dei più brutti peccati. Gloria ai giusti.

lunedì 4 giugno 2018

Vauro Senesi


Vauro Sanesi, chi ha la pancia gonfiata dal superfluo ha paura di dimagrire, per questo blatera parole velenose contro chi potrebbe farlo dimagrire. Rassegnatevi, perché prima o poi qualcuno vi farà veramente dimagrire. Cosi i bambini che ora hanno la pancia vuota con il vostro grasso superfluo potranno riempirla. Vedrà Sig. Vauro che quando questo avverrà i bambini che ora adora per finta le diventeranno odiosi.
Pace e bene a lei e a tutti i suoi compagni di brigata.

Cardinale Montenegro


Il Cardinale Montenegro dovrebbe chiedersi prima di tutto: la carità cristiana è una questione dell'Italia oppure anche dello stato del Vaticano. Ancora: l'unico compito dello stato Vaticano è solo quello di dare giudizi oppure passare anche ai fatti concreti. Ricordo al Cardinale Montenegro la parabola pronunciata da Cristo di fronte alla folla inferocita che voleva lapidare la Veronica: chi è senza peccato scagli la prima pietra. Non giudico ma costato che anche voi non siete esenti da peccato. I migranti che sono dei disperati morti di fame, per dire il vero non tutti perché molti di loro ci marciano, devono trovare soluzione solo in Italia oppure anche altri stati sono tenuti a contribuire a risolvere con i fatti ad un disastro planetario causato dall'ingordigia di chi non ha molti scrupoli salvo quelli di pretendere di arricchirsi sempre più? Durante la mia esperienza africana in Alto Volta...

I catafalchi


Questi catafalchi di comunisti che rimproverano agli altri tutto ciò che è iscritto nelle loro colpe, agonizzano affetti dalla grave sindrome dell'abbandono che li porterà alla morte certa. Solo pochi riusciranno a sopravvivere e il loro destino sarà la quasi totale emarginazione. E' giunta l'ora di mettere ordine in una società che per anni ha subito e sopportato la violenza di una organizzazione politica delirante affetta da onnipotenza. Che il popolo vigili sui nuovi e che faccia tremare le vene e i polsi di chi non rispetta le regole.

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