Non conosco il numero dei libri scritti durante l'arco storico dell'umanità. Tuttavia non tutti quelli scritti riportano una verità assoluta. Per esempio in questi giorni ne sto leggendo uno che mi è costato 14€, in alcune parti è anche interessante, in altre è molto ignorante per non dire falso. Devo stare molto attento quando leggo le parti ignoranti perché altrimenti mi convinco di cose false e poi, oltre a credere al falso divento un pericolo pubblico quando mi metto in testa di trasmettere ad altri le falsità che ho bevuto precedentemente. Non è il primo libro che leggo nella mia vita, la mia biblioteca è ricca di 2000 volumi, molti di medicina perché è la materia della mia vita , altri di altre materie affini e non. I libri di medicina non solo letti ma meticolosamente studiati; gli altri letti, studiati alcuni e altri ancora studiati solo nelle parti che più mi interessavano. Pensandoci bene nessuno di questi libri riportano una verità assoluta, per questo bisogna stare molto attenti quando si leggono i libri, bisogna saper discernere il vero dal falso per non essere imbrogliati. Quando mi si guasta la presa della luce di casa, il più delle volte..
la riparo da solo, anche se non è il mio mestiere, metto in moto il cervello e con la prudenza dovuta riesco ad ottenere anche dei buoni risultati. Solo quando il mio cervello non riesce ad arrivare alla soluzione del problema, riconosco serenamente la mia ignoranza e mi affido all'esperto, però mi preme dire: non alla cieca, con consapevolezza di quello che si dovrebbe fare, anche se non sono capace di farlo. Bisognerebbe che tutti facessimo così, si costruirebbero molti meno malintesi e forse il mondo sarebbe organizzato in modo più sereno, saremmo tutti somari e nel contempo tutti intelligenti. Nessuno penderebbe inconsciamente dalle labbra di qualcun altro, perché pendere dalle labbra di altri potrebbe essere buono se l'altro è onesto; come invece potrebbe essere una fregatura se l'altro pensa solo al proprio interesse. Questo per spirito di chiarezza.
la riparo da solo, anche se non è il mio mestiere, metto in moto il cervello e con la prudenza dovuta riesco ad ottenere anche dei buoni risultati. Solo quando il mio cervello non riesce ad arrivare alla soluzione del problema, riconosco serenamente la mia ignoranza e mi affido all'esperto, però mi preme dire: non alla cieca, con consapevolezza di quello che si dovrebbe fare, anche se non sono capace di farlo. Bisognerebbe che tutti facessimo così, si costruirebbero molti meno malintesi e forse il mondo sarebbe organizzato in modo più sereno, saremmo tutti somari e nel contempo tutti intelligenti. Nessuno penderebbe inconsciamente dalle labbra di qualcun altro, perché pendere dalle labbra di altri potrebbe essere buono se l'altro è onesto; come invece potrebbe essere una fregatura se l'altro pensa solo al proprio interesse. Questo per spirito di chiarezza.
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