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venerdì 29 settembre 2017

La medicina come salvaguardia della salute

Investire tutto sulla medicina per salvaguardare la salute, è un errore molto grave.
Partendo dal concetto che la salute è una conquista che dura tutta la vita e che non è una condizione fine a se stessa, è assurdo pensare di poterla tutelare solo con l’ausilio della medicina.
La difesa della salute nel nostro mondo implica in ogni essere umano un impegno che va al di là del semplice intervento di medicalizzazione della malattia. 

L’essere umano, come primo impegno a difesa della propria salute, deve imporsi un senso di responsabilità che lo indirizzi verso la programmazione, in compartecipazione con l’educatore, di una condotta di vita sana e responsabile. 
Lo strumento più sicuro per difendere la salute è la prevenzione, l’osservanza delle regole per una vita sana è il punto chiave che ogni essere umano deve impara-re, una sorta di codice di comportamento che non è patrimonio della medicina, ma soprattutto un’educazione che deve essere impartita sin dalla fanciullezza. 

Chi impara a conoscere la vita nella sua essenza, avrà acquisito
buona parte degli strumenti che gli permetteranno di difenderla. 
La salute è un patrimonio che è strettamente connesso alla vita, fa parte della vita ed è per questo che ogni essere umano ha la responsabilità di difenderla senza delegare ad altri i propri doveri. 
Uno si ammala solo quando trascende dai propri doveri d'osservanza delle regole che disciplinano una condotta di vita, la malattia non è la conseguenza di un elemento esterno che, invadendo la nostra natura, destabilizza gli equilibri, ma soprattutto l’esito di uno smarrimento spirituale che ci porta a perdere il controllo della situazione.

Il morbo più pericoloso che porta alla malattia è l’ignoranza, chi non conosce il funzionamento della vita umana non potrà difenderla, la medicina insegna a conoscere solo la parte fisica della nostra esistenza, ciò che invece riguarda la natura umana sfugge al controllo della medicina. 

L’uomo in prima persona ha il compito e la possibilità di vigilare sulla propria esistenza, è autosufficiente e può vivere in salute anche senza l’ausilio della medicina. Dovrà avvalersi della scienza medica solo quando, per motivi imprevedibili, perde il controllo della propria natura umana. 

L’IMPORTANZA DELL’AMBIENTE NATURALE PER L’ESSERE VIVENTE

La millenaria cultura cinese già cinque mila anni or sono, aveva individuato due forme di vita rappresentate dal: microcosmo e dal macrocosmo. Questo modo di concepire le cose ci porta a ragionare con maggiore obiettività nei confronti della vita.

Il mondo è stato programmato per funzionare regolato da un solo principio, ciò vuol affermare che ogni cosa esistente risponde ad una logica di vita dove l’uno vive in funzione dell’altro e per l’altro. La globalizzazione della cultura mondiale ha spostato l’asse della conoscenza verso una concezione molto diversa da quella espressa dal concetto di unificazione. 

Il mondo per la scienza della globalizzazione è costituito da un insieme di parti che si autogovernano, il cui potere è determinato dalla forza di supremazia che un componente ha nei confronti di un altro.
Una sorta di oligarchia che calpesta la vita e ne sminuisce il valore morale. In questa logica di vita l’uomo si pone al di sopra delle parti e crede di poter dominare su tutto.

Le conseguenze sono drammatiche, l’ambiente naturale è stato deturpato da rilevanti scelte speculative che hanno portato a destabilizzare gli equilibri dell’ecosistema, provocando una grave malattia al suo interno con ripercussioni negative anche sulla vita dell’uomo. 
Oggi, la malattia dell’ambiente grava sulla vita dell’uomo generando nuove malattie degenerative molto gravi.

Se non si cambierà atteggiamento, facendo scelte più consone ai principi di difesa dell’ambiente naturale si arriverà ad una sorta di soffocamento ambientale dove l’energia che lo vivifica sarà sempre più pesante, a quel punto la vita dell’uomo diventerà sempre più difficile e non basterà più la medicina per raddrizzare la rotta.

L’ambiente naturale è un argomento molto delicato che richiede molto spazio per essere trattato in modo sufficiente, tuttavia ciò che è importante dire a conclusione di questa breve esposizione è che ognuno di noi si deve sentire responsabile di ciò che avviene all’interno dell’ambiente naturale e ci si deve mobilitare per evitare che le cose peggiorino ulteriormente. 

Le future generazioni saranno altrimenti costrette a sopportare il pesante fardello di negatività come eredità della nostra condotta di vita irresponsabile.

Pace e bene a tutti noi e che la saggezza sia con noi

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